Belen Alves Pfister & Nicola Pfister

Casa Bianca Rovio

 

Il progetto mira a far emergere ed esaltare le qualità peculiari, potenti ed esuberanti del territorio in cui si inserisce, oltre che a interagire con esse.

 

Sul terreno roccioso di forte pendenza sono stati concepiti due giardini pianeggianti, ad altezze diverse, definiti dalla roccia affiorante messa a nudo e da muri in sasso del posto.

 

La casa si presenta come un perno tra i due terrazzamenti creando allo stesso tempo collegamento e distinzione spaziale e conferendo ad ogni giardino caratteristiche proprie ben distinte.

 

Il giardino inferiore, sopraelevato di un piano rispetto alla strada, si stacca dal luogo pubblico e acquisisce così più privatezza. Gli spazi interni dotati di grandi vetrate, si affacciano sul paesaggio mozzafiato come a voler confrontare l’uomo con l’infinito. Si creano momenti magici dove l’acqua cristallina della piscina sfiora lo specchio d’acqua del lago Ceresio.

 

Il giardino superiore, bordato da erbe aromatiche, assume invece una dimensione domestica ed intima conferita dal pendio vicino e dalla prossimità degli alberi. La terrazza coperta a sud è in continuità con lo spazio fluido ed aperto della zona giorno e permette il rapporto vitale con il bosco a monte.

 

Dal soggiorno sicuro e tranquillo, si gode senza barriere dello spettacolo sempre diverso e magnifico della fluttuazione della luce secondo le condizioni meteorologiche e il passare del tempo. La lunga vetrata a tutt’altezza nega il limite tra interno ed esterno e riporta il paesaggio nel salotto.

 

La volumetria essenziale dell’edificio, accentuata dal colore bianco, viene arricchita da spazi scavati che apportano profondità e dinamicità alla facciata in due momenti significativi del progetto. Una delle concavità forma un portico che permette di entrare in casa al piano terreno, mentre la terrazza coperta al primo piano modella un grande vuoto protetto, percorso da una scala esterna che mette in relazione i giardini inferiore e superiore, il lago lontano e il monte attiguo, l’esterno e l’interno.

 

Il rapporto tra pieni e vuoti della facciata rispecchia coerentemente la funzione degli spazi abitati e segnala le componenti ingegneristiche strutturali, in particolare laddove vi sono sbalzi importanti.

 

All’interno della casa la scala, illuminata da luce zenitale, offre un momento di raccoglimento prima della progressiva ed intensa scoperta del soggiorno, che si apre sul magnifico paesaggio.